La rievocazione storica del rito del tarantismo a Galatina durante i festeggiamenti in onore dei Santi Pietro e Paolo è un appuntamento che racchiude in sé la magia e il mistero di una tradizione antica, profondamente radicata nell’anima del Salento.
Chi visita questa cittadina nel cuore della provincia di Lecce tra il 28 e il 30 giugno, si ritrova immerso in un’atmosfera unica, dove sacro e profano si intrecciano in un racconto che affascina e sorprende.
Galatina, con il suo splendido centro storico e le architetture barocche che sembrano raccontare storie di un passato glorioso, diventa lo scenario ideale per questa celebrazione che affonda le radici in un mondo di credenze e simboli. Una festa che, oltre a onorare i santi patroni, offre la possibilità di scoprire la cultura e le leggende di un territorio che sa sempre come stupire.
Il mito della taranta e la devozione ai santi
La rievocazione storica del rito del tarantismo è legata a doppio filo con la devozione verso i Santi Pietro e Paolo. Secondo la tradizione popolare, erano proprio loro a intercedere per la guarigione delle donne morse dalla taranta, il mitico ragno che, con il suo morso, provocava uno stato di trance e di follia.
Nei secoli passati, si credeva che queste donne, dette tarantate, potessero trovare sollievo e salvezza solo danzando freneticamente al ritmo incalzante dei tamburelli. Questo rituale, che oggi rivive nella festa, rappresentava un momento di liberazione e di guarigione collettiva, dove la musica e la fede si univano in un linguaggio universale.
La chiesa dei Santi Pietro e Paolo, cuore spirituale della città, è il luogo simbolico in cui la tradizione vuole che le tarantate si recassero per chiedere la grazia. Qui, la leggenda si fonde con la storia: una devozione antica che ha plasmato l’identità di Galatina e che ogni anno torna a splendere in questi giorni di festa.
La festa: un’esplosione di colori e suoni
Durante i festeggiamenti in onore dei Santi Pietro e Paolo, Galatina si trasforma in un tripudio di colori, suoni e profumi. Le strade del centro storico, ornate da luminarie che disegnano archi scintillanti, accolgono migliaia di persone arrivate da ogni parte del Salento e non solo, desiderose di partecipare a un evento che è molto più di una semplice sagra.
La musica della pizzica, con il suo ritmo ipnotico, risuona tra i vicoli e accompagna la rievocazione del rito del tarantismo. È un momento in cui la storia diventa spettacolo, e lo spettatore si ritrova catapultato in un passato che sembra rivivere davanti ai suoi occhi. I danzatori, con abiti tradizionali e movenze cariche di energia, interpretano le tarantate in un rituale che, pur essendo oggi una rievocazione, conserva intatto il suo potere evocativo.
La città si anima anche grazie alle bancarelle che propongono specialità locali e ai concerti di musica popolare che si susseguono fino a notte inoltrata.
Un’esperienza che coinvolge tutti i sensi e che regala emozioni difficili da dimenticare.
La danza come terapia e rito collettivo
Al centro di questa celebrazione c’è la danza della pizzica, una delle espressioni più autentiche della cultura salentina. Nei secoli scorsi, si credeva che solo questa musica, con il suo ritmo serrato e ripetitivo, potesse scacciare il veleno della taranta dal corpo delle donne morse.
Oggi la rievocazione storica del rito del tarantismo a Galatina offre la possibilità di capire come la danza fosse, e in parte sia ancora, un potente strumento di cura e di liberazione. La pizzica diventa un linguaggio universale, capace di unire chi la suona, chi la balla e chi semplicemente la osserva.
Partecipare a questa festa significa anche scoprire la forza della comunità. Durante la rievocazione, la musica e la danza coinvolgono tutti: turisti e abitanti, curiosi e appassionati, creando un legame che va oltre le parole e che parla direttamente al cuore.
Consigli per vivere la rievocazione
Chi vuole immergersi davvero nell’atmosfera della rievocazione storica del rito del tarantismo a Galatina dovrebbe arrivare in città già nelle prime ore del pomeriggio. Questo permette di visitare con calma il centro storico, ammirare i preparativi e trovare un buon punto d’osservazione per le esibizioni serali.
Non mancare una visita alla chiesa dei Santi Pietro e Paolo, dove la devozione popolare si respira in ogni angolo. Qui si può anche ammirare la splendida facciata barocca e gli interni riccamente decorati, testimonianza dell’arte e della fede che caratterizzano il Salento.
Tra un’esibizione e l’altra, concediti una pausa per gustare le specialità locali: dai pasticciotti appena sfornati alle pittule calde e fragranti, ogni morso è un viaggio nei sapori di questa terra generosa.
Galatina: un borgo ricco di storia e bellezza
La festa è anche un’occasione per scoprire Galatina, una città che merita di essere esplorata con calma. Il suo centro storico, con i palazzi nobiliari e le stradine lastricate, è un piccolo gioiello che racconta secoli di storia e di incontri culturali.
Non perdere una passeggiata lungo via Vittorio Emanuele, cuore pulsante della città, dove si affacciano botteghe artigiane e caffè storici. Qui si respira un’atmosfera d’altri tempi, fatta di chiacchiere sotto i portici e di profumi invitanti che escono dalle pasticcerie.
Tra le tappe imperdibili c’è anche la Basilica di Santa Caterina d’Alessandria, un capolavoro gotico che custodisce al suo interno preziosi affreschi e un altare maggiore che lascia senza fiato. Un luogo che sorprende per la sua bellezza e che racconta il profondo legame tra Galatina e la spiritualità.
Un invito a scoprire l’anima del Salento
La rievocazione storica del rito del tarantismo a Galatina è molto più di una festa: è un viaggio nell’anima del Salento, un incontro con la memoria collettiva di un popolo che ha saputo trasformare un rito arcaico in una celebrazione della vita.
Chi sceglie di partecipare porta a casa ricordi che vanno oltre le immagini: porta con sé l’energia della danza, la magia delle luminarie, la bellezza dei canti che raccontano storie antiche. E, soprattutto, la consapevolezza che il Salento è un luogo dove il passato e il presente si intrecciano in un abbraccio che non smette mai di sorprendere.
La prossima volta che sogni una vacanza in Puglia, pensa a Galatina e alla sua festa: un invito a vivere emozioni autentiche, a lasciarti conquistare dal ritmo ipnotico della pizzica e a scoprire un Salento che sa regalare bellezza e mistero.