La Puglia si afferma da anni ormai come una delle più gettonate mete turistiche italiane, amata e apprezzata anche a livello internazionale soprattutto in estate. Eppure la Puglia è una regione da visitare anche nel resto dell'anno, quando il meteo non è così clemente come in estate e quando ad animare ogni borgo e città sono festività assai sentite e grandemente celebrate come la Festa dell'Immacolata. In questo caso si festeggia la Vergine Maria concepita senza la macchia del peccato originale: questa celebrazione avviene l'8 dicembre, dando di fatto il via al periodo dell'Avvento che porta al Natale.
In Puglia le tradizioni legate alla Festa dell'Immacolata sono moltissime. L'atmosfera è molto suggestiva, con il sacro e profano che si uniscono, senza tralasciare l'aspetto gastronomico che è parte integrante delle celebrazioni in Puglia.
Le tradizioni della Festa dell'Immacolata in Puglia
Se si vuole trascorrere il Ponte dell'Immacolata in Puglia, si consiglia prima di tutto di prenotare con largo anticipo perché, anche a dicembre, la regione è frequentata da turisti provenienti da tutto il mondo. Così facendo si può ad esempio affittare una casa vacanza a prezzi molto più convenienti rispetto alle prenotazioni last-minute, avendo peraltro una più vasta scelta tra le strutture a disposizione, da valutare in base alle proprie esigenze e nella più totale tranquillità.
Solo così ci si potrà godere il week-end dell'Immacolata in totale relax, scoprendo le tradizioni di una terra dove questa festività è celebrata in particolare con le cosiddette Fanoie, ovvero i Falò. Si tratta di un rito molto antico che, se nel mondo pagano serviva per allontanare gli spiriti maligni e propiziarsi abbondanza e fertilità, con l'avvento del cristianesimo ha assunto tutt'altro significato. Il falò dell'Immacolata diventa il simbolo di quella fonte luminosa che ha portato al puro concepimento di Maria. In Puglia il Falò indica anche quel focherello dove la Vergine asciugava i panni destinati al Bambinello Gesù.
Se si sceglie di avere come base per il proprio soggiorno località turistiche come Polignano o Monopoli, si consiglia di raggiungere Capurso, borgo medioevale della provincia di Bari dove si tiene il più antico Falò dell'Immacolata, alimentato da legni di ulivo e da tralci di vite. Intorno al fuoco, preparato da cittadini e contadini, si ascoltano le melodie del mandolino mentre si consumano calzoni e taralli pugliesi.
Molto famoso è anche il Falò di Carpino, borgo della provincia di Foggia situato nel cuore del Parco Nazionale del Gargano raggiungibile facilmente da Peschici, Rodi Garganico o Vico del Gargano. Quest'occasione mescola la devozione per l'Immacolata Concezione con la promozione dell'olio di oliva novello, che qui può essere degustato su fette di pane locale, con le patate oppure con le classiche orecchiette alle cime di rape.
A due passi da Carpino c'è Ischitella, cittadina famosa per la presenza del Cipresso di San Francesco presso l'omonimo Convento. Qui, nel week-end dell'Immacolata vengono installati i primi mercatini natalizi, tra buon cibo, luci e accensione del grande Albero di Natale.
La festa dell'Immacolata tra buon cibo e luci d'atmosfera
La Festa dell'Immacolata in Salento è molto sentita ed è accompagnata da una ritualità antica secondo la quale si digiuna la vigilia dell'8 dicembre almeno fino a pranzo, con le famiglie che si riuniscono per preparare i cibi che accompagneranno i loro banchetti la sera e la festa dell'indomani.
Le pettole sono le protagoniste del giorno dell'Immacolata, nonostante ormai siano considerate lo street-food per eccellenza in Salento. Si tratta di palline di pasta fritte farcite a piacimento. Immancabile è poi la puccia salentina, morbido pane tondeggiante con la superficie infarinata simbolo di purezza: viene farcito con olive nere, pomodoro e formaggio.
Per gustare queste e altre leccornie tipiche della Festa dell'Immacolata si possono raggiungere ad esempio Maglie, il territorio di Nardò dove proprio a dicembre si raccoglie l'oliva cellina oppure Gallipoli, il cui piatto tipico è la Puccia Caddhipulina farcita solo con olive nere. Nello stesso borgo che si affaccia sulla costa ionica, in periodo dell'Immacolata è d'obbligo poi gustare il piatto Quataru, ossia una zuppa di pesce con crostacei, mitili e verdure.
Spostandosi nel barese, si può organizzare un tour che da Bari porta ad Alberobello. Nel capoluogo pugliese, appena due giorni prima della Festa dell'immacolata, si celebra San Nicola, con tanto di cioccolata calda da bere tra le vie del borgo antico.
Ad Alberobello invece si possono ammirare le luci che, disegnando fiocchi di neve, stelle e lune, ammantano i trulli nel corso dell'evento "Christmas Light". Il borgo della Valle d'Itria, dichiarato Patrimonio dell'UNESCO, diventa un paese delle fiabe da visitare assolutamente anche durante il ponte dell'Immacolata.